Video Interviste
Valerio Cucchiaroni
Valerio Cucchiaroni è nato nelle Marche e si trasferisce a Roma nei primi anni 50. La sua è testimonianza di una vita divisa tra il lavoro nelle borgate romane e la militanza politica. “Vengo dalle Marche, sono nato ad Arquata del Tronto il 6/12/39 e ho fatto una vita molto impegnativa. Prima da lavoratore poi da comunista”. Uno spaccato di storia appassionata che restituisce una militanza politica propria di un partito da poco tornato alla vita democratica.
Paola Baracchini
Paola Baracchini. Romana, figlia di una famiglia di militanti comunisti che dedicano la propria vita a servizio del Pci. Sua madre impiegata a l’Unità, suo padre funzionario del Partito Comunista della federazione di Roma. Sulla scia dei suoi genitori, Paola testimonia la sua esperienza di militante e di dipendente del Partito Comunista Italiano presso la storica sede di via delle Botteghe Oscure. La testimonianza plurale di una militanza che parla di comunità.
Sergio Genco
Sergio Genco nasce in un piccolo paese del Mezzogiorno d’Italia, a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, in Calabria. Il suo racconto parte da molto lontano, dalla restituzione dell’esperienza delle lotte bracciantili per l’occupazione delle terre di cui suo territorio è stato protagonista e prosegue con la testimonianza di un giovane militante del sud diviso tra l’impegno politico e la lotta sindacale.
Ninni Andriolo
Ninni Andriolo è catanese. Giornalista de L’Unità per 30 anni testimonia una lunga storia di militanza nella sua doppia veste di funzionario di partito prima e di giornalista poi. Dopo un lungo attivismo nel volontariato cattolico, si iscrive al Pci nel 1972 “ho fatto una scelta politica pensando che il lungo lavoro di volontariato che facevamo con alcuni amici in un quartiere popolare di Catania da solo non bastasse…”.
Arnaldo Contartese
Il racconto di Arnaldo Contartese parte dalla sua esperienza di vita in un piccolo paese della provincia calabrese, Rombiolo. Figlio di braccianti agricoli restituisce l’esperienza familiare delle lotte agrarie e della nascita delle prime cooperative agricole. È in questo contesto che nasce la sua militanza politica che si scontra con una realtà dura come quella del Mezzogiorno che spinge i suoi figli alla migrazione interna.
Giuseppe Castelli
La storia di Giuseppe Castelli inizia nella Tuscia viterbese, dove già da giovane si socializza alla politica attraverso l’attivismo di suo padre. È a Roma che l’interesse per la politica si trasforma in militanza dove, dipendente del CNR, è attraverso l’impegno sindacale che si iscrive al Pci.
Patrizia Campagna
Il racconto di Patrizia Campagna inizia nel 1971 con l’iscrizione alla Figc nella storica sezione romana di via dei Giubbonari, sotto la spinta del carisma di Enrico Berlinguer. La sua testimonianza intreccia indissolubilmente l’impegno politico e la sua storia di vita, in un racconto che parla di periferie romane, di lotte e di militanza politica mai sopita.
Stefano Arrighetti
Stefano Arrighetti nasce a Sesto Fiorentino da una famiglia di comunisti. Suo padre, operaio della fabbrica Ginori attivo nel sindacato e nel partito, viene licenziato per motivi politici a seguito di uno sciopero. Il suo racconto parte da qui, dall’epicentro di una delle roccaforti delle regioni rosse, un territorio dove la militanza politica a sostegno del Pci ha radici molto profonde. Il racconto ripercorre gli anni del suo impegno politico a partire dagli anni dell’adolescenza. La sua storia testimonia la storia di una comunità caratterizzata da un forte senso di appartenenza.
Vincenzo Carioti
È a Milano che Vincenzo Carioti, all’epoca quindicenne, incontra l’impegno politico. È una domenica mattina dei primi anni 60 quando il giovane Vincenzo, emigrato da un piccolo paese della costa jonica calabrese, viene aggredito nelle vie centrali della città, reo di avere in tasca l’Unità. Qui inizia la sua testimonianza di militanza, di lotta per la libertà e i diritti sociali. Dall’hinterland milanese, dal contesto della fabbrica fino al ritorno nel paese natio, la storia di Vincenzo è un filo rosso che restituisce il valore di una dimensione collettiva.